Questi libri, vengono alcuni dai mercati, altri dalla libreria, altri dal cuore di chi mi ama =)
Entrati a casa da Agosto a Settembre
Nel segno di David, edito nel 2006, altro non è che la prima edizione di Ogni mattina a Jenin. L'autrice, Susan Abdulhawa, altro non ha fatto che cambiare il titolo, apportare qualche piccola modifica e tradurlo in molte più lingue. La storia però è identica, è una versione differente [e mi piacerebbe sapere in cosa]. Mi sa che comprerò anche ogni Mattina a Jenin. Comunque ho trovato Nel segno di David, su una bancarella, al prezzo di 3 euro, solo al mio rientro scopro queste notizie. Intanto confronto qui
Il Primo giorno di Marc Levy, residuo del buono-libri, donatomi per Natale dal mio boy, voglio aspettare ancora un pò a leggerlo, anche perchè è un bel mattoncino.
Il tempo delle foglie nuove di Nancy Zaraoulis. Sabra, più forte delle avversità, più impetuosa del vento
Massachusetts, prima metà dell´Ottocento. Fra gli immigrati irlandesi in perenne lotta con la miseria c´é anche la giovane Sabra Palfrey, una donna sola, forte e coraggiosa, operaia e ladra, istitutrice e mantenuta... Un best seller. Anche questo un bel mattone...lo conservo per le belle e freddolose serate d'inverno. Questo in realtà lo rimando da anni. Ma adesso è sul comodino =)
La Bastarda di Istanbul di Elif Shafak. Adoro l'Oriente e tutto ciò che è ad esso collegato, lo adoro da sempre. Lo aspettavo da tanto tempoi...poi quest'estate ho trovato, in libreria, un'edizione economica e l'ho preso.In realtà ho letto già i primi due capitoli, poi ho abbandonato perchè mi ha fatto "rabbia" una cosa che non tollero: lasciare i termini stranieri senza traduzione. E' una cosa che non mi piace, se per esempio c'è l'indicazione di un piatto arabo, non voglio immaginare cosa sia, basta una nota che mi spieghi cos'è! Non ci vuole poi tanto. Ma non demordo, ovvio. Il tema trattato è più forte, di qualsiasi altra cosa.
Pomodori verdi fritti al Caffè di Whitle Stop di Fannie Flagg. Dono del mio boy, in un pomeriggio di Settembre. Best seller internazionale, pubblicato per la prima volta in Inghilterra dalla casa editrice Random House, da cui è stato tratto il film del 1991 Pomodori verdi fritti alla fermata del treno. Film che ho visto apposta fino a poco prima della metà, poi ho cambiato canale, sapevo dell'esistenza del libro e volevo prima leggere quest'ultimo.
Mezzanotte e cinque a Bhopal di Dominique Lapierre e Javier Moro. Ho acquistato un'edizione economicissima, in una piccola libreria in provincia di Teramo, quest'estate.
Ho adorato ala follia La città della gioia, e quando ho visto quest'altra opera di Lapierre l'ho presa perchè interessata all'inchiesta di cui si è occupato. Alla fine degli anni '50, mentre migliaia di contadini indiani vengono cacciati dalle loro terre da nugoli di insetti assassini, tre entomologi newyorkesi inventano un insetticida miracoloso. La Union Carbide, la multinazionale che lo produce, decide di impiantare una grande fabbrica nel cuore dell'India, nella splendida Bhopal. I lavori hanno inizio negli anni '60 e terminano nel 1980, quando la fabbrica gioiello viene finalmente inaugurata. Ma il sogno ha vita breve: il 2 dicembre 1984 la fabbrica esplode causando la morte di migliaia di persone e compromettendo gravemente la salute di molte altre, a causa delle emissioni di gas nocivi.
Ne avete letto qualcuno? Tutti? Fateci sapere!
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