Clara Nubile è nata a Brindisi a marzo, durante un
temporale.
Scrittrice per caso, e nomade per vocazione, Clara di
mestiere fa la traduttrice per diverse case editrici italiane.
Quest'anno è uscito il suo romanzo Tu come tutto quello che tocchi, edito Bompiani.
Altre sue opere: il racconto “La mano di Dio” (incluso
nell’antologia Principesse Azzurre 2
– Mondadori 2004, a
cura di Delia Vaccarello); i romanzi Io
ti attacco nel sangue (Lain 2005) e Lupo
(Fazi 2007); il racconto “Nero latte dell’alba” (incluso nell’antologia I nostri ponti hanno un’anima, voi no –
Lettere ai politici, Fazi, 2007); Tabaccherie
Orientali, raccolta di racconti per Giulio Perrone Editore, 2010.
Qui, potete trovare i suoi libri.
L'ho
intervistata per voi, conosciamola meglio
1.Quando hai sentito dentro, il fuoco
per la scrittura? Qual è stata la scintilla da cui tutto ha preso inizio?
Difficile stabilirlo. Come per una storia d’amore, non
c’è mai un momento preciso, una data, un episodio. Piuttosto una sensazione,
un’aria frizzante che ti accompagna ovunque vai. Forse l’India ha espanso la
possibilità di scrivere, mi ha donato un respiro per la scrittura. Un monsone,
coi muri pieni di muffe arancio, l’acqua che filtrava dai muri, le nuvole basse
e un taccuino di carta pregiata su cui ho iniziato a scrivere un racconto, poi
due. Uno di questi racconti, “La mano di Dio” è poi stato pubblicato in un’antologia
di Mondadori, Principesse azzurre 2 (2004): è la storia d’amore proibita fra
una ragazza indù e una musulmana, un amore saffico sullo sfondo della Vecchia
Delhi. E l’altro racconto che era molto lungo è poi diventato il mio primo
romanzo, Io ti attacco nel sangue (Lain,
2005).
A proposito delle tue opere...
2.Dalla lettura di Tu come tutto quello
che tocchi e di Tabaccherie Orientali ho trovato un filo rosso, degno di nota,
che li lega. La musica. Ascolti musica mentre scrivi? C'è lo zampino dell'amore
qui...
Assolutamente sì. Sono una che per concentrarsi ha
bisogno di animazione, sfondo, musica. Da ragazzina studiavo con la radio
accesa, altrimenti non ci riuscivo. E quando scrivo ho sempre bisogno di
colonne sonore. A volte, anche live, sì. Vivendo con un musicista è impossibile
non stare dentro la musica. Comunque, spesso le colonne sonore dei miei
romanzi, o racconti, non centrano nulla con la musica che abitualmente ascolto.
Prendi Tu come tutto quello che tocchi… Nino
D’Angelo era il ritmo dei contrabbandieri, lo ascoltavano tutti all’epoca, e
così mi sono procurata tutti i suoi dischi degli anni 80…
Non
ho usato la parola zampino a caso. Quanto ami i tuoi cani?
Tantissimo. Mi hanno spalancato un mondo sconosciuto,
mi hanno insegnato a comunicare con una lingua non verbale, mi hanno mostrato
Dio negli occhi d’ambra di un cane randagio…
Gli
animali sanno darti amore profondo e sincero...come le parole scritte...
3.Qual è il tuo scrittore preferito? O i
tuoi preferiti....
Ci sono scrittori che coi loro libri mi hanno spinto a
scrivere: te ne cito due, diciamo i fondamentali. L’Amante di
Abraham Yehoshua e L’uccello
che girava le viti del mondo di Haruki
Murakami sono due libri che mi hanno trasmesso un’energia
incredibile, hanno dato fuoco alla mia fantasia, alla mia creatività.
Poi oltre a questi, fra i miei scrittori preferiti ti
potrei citare Tabucchi, Kerouac, Bowles, Ondaatje, Rushdie, Pavese. E invece
nel mio orizzonte più immediato, due pugliesi: Omar di Monopoli e Luisa Ruggio.
Oltre ai romanzieri, amo molto i poeti: Vittorio Bodini, Agha Shahid Ali,
Vladimir Majakovskj, e i grandi poeti russi.
Hai citato nomi di un certo spessore, complimenti.Mi
sembrano un ottimo spunto di creatività!
4.Da dove trai ispirazione per narrare
le tue storie? Come nascono i tuoi personaggi?
L’ispirazione è ovunque, basta avere occhi e mani per
coglierla. I miei personaggi nascono dalle pieghe della luce, da una conversazione
in autobus, da una telefonata, da un sogno, da un marciapiede.
Tutto questo è incantevole...
5.Il momento della giornata in cui ami
leggere e uno in cui ami scrivere
Leggere al mattino, al mattino presto, nel silenzio e
nella solitudine della casa, del mondo. Quando fuori è ancora buio, sul divano,
con una tazza di tè caldo. Quasi un rituale, ancora prima di lavarmi la faccia…
Scrivere dal crepuscolo in poi, o comunque nel pomeriggio, mai di mattina. La
scrittura vuole poca luce, e tanto rumore.
Sono
d'accordo con te...
6.Tu sei anche una traduttrice, quanto
ti appassiona il tuo lavoro
Mi appassiona, tanto. Tradurre è un’esperienza che ti
consuma, ti scava dentro, ti offre la possibilità di sventrare le storie, di
dare voce ai fantasmi.
E' meraviglioso
far di ciò che si ama il proprio lavoro...
7.Hai un consiglio da dare a chi
vorrebbe diventare scrittore?
Sì. Leggere tanto, tanto, e ancora tanto. Leggere,
leggere, leggere. E poi scrivere, sempre. Anche un sms, un post di un blog, un
appunto. Far passare la scrittura dalle mani, dagli occhi. Concepire il mondo
come un libro da sfogliare. Per apprendere, migliorarsi, crescere, amare.
Credo
che questo sia davvero un bel consiglio. Parliamo di film, ora...
8.Qual è il tuo film preferito?
Il cacciatore di Michael Cimino. Potrei
scrivere un romanzo su quel film. Su quanto ha contato per me. E non solo per
me, ma per generazioni e generazioni.
9.Hai mai pensato di scrivere una
sceneggiatura? Quale dei tuoi libri, se potessi, lo tramuteresti in un film?
No, non ci ho mai pensato. Quello lo lascerei fare a
chi lo sa fare di mestiere. Lupo,
Lupo lo trasformerei in un film, e anche Tu
come tutto quello che tocchi, alcune
scene per me sono fotogrammi, pellicole in movimento.
10.
A proposito di film. Il 20 Dicembre al
cinema esce Vita di Pi diretto da Ang
Lee, tratto dal romanzo di Yann Martel e da te tradotto in italiano. Sei
emozionata, in fondo è anche un pò una storia tua, c'è la tua impronta, no?
No,
assolutamente. Quella è la storia di Yann Martel, è la sua voce quella che ha
ascoltato Ang Lee. Però sono emozionata, perché è un libro che ho molto amato,
e mi ha dato soddisfazione, tantissima. L’ho tradotto mentre vivevo in India,
l’avevo scovato, proposto, inseguito quel libro, e l’India fa anche da sfondo a
una parte della storia.
11.
Il libro che stai leggendo in questo
periodo.
Ti ho amata
per la tua voce di Nassib Sélim, una storia
d’amore, l’amore del poeta Ahmad Rami per Umm Khaltum, la più grande cantante
araba di tutti i tempi. La sua voce era anche la voce dell’Egitto. Un romanzo
che è un affresco di un’epoca ormai finita, in cui la poesia e la musica
muovevano le masse.
Wow! Sempre
interessanti le tue letture...
12.
Hai libri da consigliare, Clara? Quelli
che una persona dovrebbe proprio leggere....
Uhm… domanda da un milione di dollari. Credo che
ognuno dovrebbe trovare i suoi libri, quelli che parlano al cuore… comunque,
diciamo così: almeno un libro di Dostoevskij e uno di Garcia Marquez.
Steinbeck, fra gli americani. E Pavese fra i nostri, assolutamente.
Concordo, i
libri devono parlare al nostro cuore.
13.
Nel tuo ultimo romanzo Tu come tutto quello che tocchi, edito
da Bompiani, parli della SCU. Quanto hanno influito le tue origini geografiche
nella scrittura di questo libro?
Della SCU può parlare solo chi è pugliese. Non avrei
potuto scriverlo se non fossi nata a Brindisi, e se non avessi vissuto quegli
anni di scafi e sigarette, sgommate e tradimento. Per me è stato necessario
scriverlo, non come atto di cronaca o dovere storico, ma come testimonianza per
la mia terra, testimonianza viscerale, senza filtri di nessun tipo. Mi sono
calata nei personaggi, senza dare giudizi morali.
La penso come
te. Dove vivi influisce molto su come sei, cioè chi vive in un preciso luogo sa
cogliere bene mali e virtù della propria terra...
14.
Invece le tue origini di spirito sono
rivolte all'Oriente, precisamente all' India, essenza della tua raccolta di
racconti, Tabaccherie Orientali. Cosa
provi quando parti e torni dall'India? Cosa è per te l'India....
L’India è il mio fegato, la mia pancia. Quando l’aereo
sta per atterrare su Bombay, e intravedo le baraccopoli, e le strade colorate
d’umanità, mi sciolgo, è come se tornassi a una me più primordiale, istintiva,
meravigliosamente umana. Abbandonare Bombay, l’India, ogni volta è uno strazio,
è come essere strappati dall’abbraccio di un amante.
Che
meraviglia, questo tuo pensiero sull'India...
15.
Un tuo nuovo romanzo è nell'aria?
Sì, ho iniziato a scrivere una storia nuova
quest’estate, ambientata in India. Chissà se germoglierà in un romanzo…
Grazie Lena, per avermi ospitato nel tuo bel
blog.
Grazie a te
Clara per esserti rivelata nell'impeto della tua essenza e per aver gentilmente
preso parte alla mia intervista.
Non vediamo
l'ora di avere tra le mani, il tuo nuovo romanzo.
Intanto ti
auguro buona fortuna!
Ho proposto a
Clara un "giochino":condividere con noid elle foto di momenti
importanti della sua vita associando, ad ognuna, una essenziale didascalia.
Clara risponde
come lei sa fare...in maniera visceralmente poetica.
![]() |
Spiaggia di Ganpatipule, India. Vado incontro al mare, all’orizzonte,
alle storie nascoste oltre il blu.
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La nostra cucina essenziale, in una delle nostre tante stanze a Bombay.
Felicità pura, una tazza di caffè e sapere che fuori da quella stanza c’erano
l’India, i miei cani, la vita elettrica.
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Il fiume delle nostre estati in collina, fra i boschi della Romagna. I
piedi nudi, la quintessenza della libertà.
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Io e Riccardo, mio marito e compagno di vita e viaggi, a Bombay.
Semplicità, amore, complicità. Se scrivo è anche grazie a lui, che mi sostiene
e mi ha sempre sostenuto.
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Su una spiaggia sperduta in Kerala, un momento magico, circondata dai
miei amati corvi.
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Io e Iron, mio fratello rottweiler a casa dei miei a Tuturano, estate
2011.
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Una delle mie tante scrivanie a Bombay. Due mesi passati in quella
camera spoglia a tradurre un romanzo difficile, ma interessante Swamplandia di Karen Russell.
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Grazie Clara
Grazie Lena *_*
RispondiEliminaGrazie a te....lo meriti... =)
EliminaMa che faccina da bimba hai! ^.^
RispondiElimina*_* grazie Lucy.
EliminaCiao Clara
RispondiEliminati seguo anche qui :o)
grazie Lena :o)
Benvenuta! =)
EliminaOh. Adelia, la mia stalker preferita :-)
Eliminagrazie per questa splendida intervista alla meravigliosa Clara che io conosco e adoro. Lei è proprio deliziosa tanto, e poi che fantastiche le foto!!!
RispondiEliminasandra frollini
Ciao Sadra! Grazie di cuore, concordo con te. Clara è eccezionale.
EliminaLena
@Sandra: tesoro...
Elimina@Lena: ma voi siete troppo buone.
Chiedete a chi mi sopporta se sono eccezionale :-DD
=) ... le persone insoportabili sono, per l'appunto, eccezionali. Se fossero come tutti gli altri, sarebbero sopportabili, ti pare Clara? ;-)
EliminaBaci
Ma che bello trovarti qui Clara.
RispondiEliminaComplimenti anche a Nela. Fantastico il tuo blog
Buona giornata
Sonia
Nela? Forse Sonia, volevi scrivere Lena? =) hihihi
Eliminagrazieeeee e buona giornata anche a te
Grazie Sonia di avermi letto anche qui.
EliminaE grazie ancora Lena, per la bella iniziativa.
E' stato un immenso piacere dedicarti del tempo, Clara. Tempo di leggerti, in ogni caso. =)
EliminaOh si! Scusate! Tu Clara sai che sono vecchietta!
EliminaComplimenti ad entrambe!
Bellissima intervista, intensa e intelligente, un dialogo emozionante. T.B.
RispondiEliminaGrazie mille misterioso/a T.B.!
RispondiElimina