"Il miele è un sole che si coltiva,
e per fare un buon sole ci vuole tempo”

Un libro che è giallo nelle sensazioni che suscita: solare, dorato, caldo, rigenerante, creativo.
Quando ci si addentra nella lettura di questo piccolo gioiello letterario, la mente inizia a volare e chi legge è completamente immerso nella storia.
Il libro racconta l'esperienza del giovane Aurélien Rochefer, egli vive in un paesino del sud della Francia, precisamente a Langlade in Provenza, terra della lavanda, assieme a suo nonno, Lèopold Rochefer.
Siamo nel 1885, Aurélien,ventenne ingegnoso ed ottimista, vuole realizzare il suo sogno: fare l'apicoltore. Nonostante il parere contrario di nonno e amici, egli, armato di tenacia e coraggio, inizia il suo percorso di speranze, attraverso un viaggio avventuroso.
Una misteriosa donna dalla pelle cioccolato gli appare in sogno e lo invita a raggiungerlo. E' così che Aurélien si imbarca per l'Africa, la terra rossa, dove passerà di avventura in avventura, tra re ricchi e avidi, paesaggi mozzafiato, mercanti spietati e una Regina delle Api che gli farà un magico dono. Solo al ritorno a casa, egli troverà la forza di dedicarsi a una ciclopica impresa e saprà scoprire dentro di sé l'amore puro.
Si parte, in fondo, per ritornare sempre a casa, alle radici, all'essenza. l'essenza di questo romanzo è di colore giallo: giallo miele, giallo, sole, giallo girasole. Un inno all'ottimismo, al credere ai propri sogni e a buttarsi a capofitto in essi e, al momento giusto, coglierne finalmente i frutti, gli insegnamenti che si possono estrapolare
Si dice che questo libro si ispiri molto a "Seta" di Alessandro Baricco, ma non sono di questa opinione, avendoli letti (e amati) entrambi. "L'apicoltore" è una favola spensierata bisogna entrare in questo mood onirico e surreale, "Seta", invece, è un romanzo a tutti gli effetti, che racconta una storia specifica.
La narrazione è fluida, il linguaggio usato dallo scrittore è semplice e raffinato.
Un libro da leggere e da regalare, per trasmettere tutte le belle emozioni che suscita.
Curiosità: il libro fa parte della "Trilogia dei colori".
Il primo libro è "Neve", bianco e riposante, come la neve e l'Asia che lo ispirano, perché la poesia giapponese resta un territorio vergine di una bellezza sorprendente. Il secondo libro è "Il violino nero", nero e angosciante, come la musica di un violino, perché la musica e l'Italia hanno un'atmosfera strana, come lo sguardo di una donna dagli occhi scuri. Il terzo libro è, appunto "L'apicoltore", il colore dell'oro e del sole, come il sogno folle di un apicoltore, come un viaggio in un territorio caldo come l'Africa.
La trilogia non esclude che i libri possano essere letti in ordine sparso, ciò che unisce i tre libri è il fatto di essere ispirati ai colori e alle emozioni che questi ultimi suscitano.
Titolo: L' apicoltore
Titolo originale: "L'apiculteur
Autore: Fermine Maxence
Editore: Bompiani
Traduttore Perroni S. C.
Prezzo: € 9,90
Uscita: 2002
Pagine: 159
non conoscevo questo scrittore, e questa trilogia....mi attira molto! leggerò anche questo! grazie!
RispondiEliminaConosco Neve, che non ha ancora letto, ma non sapevo della trilogia. Sicuramente inserirò questi libri nella mia lista desideri :-)
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