
La Bertola, come un esperto e raffinato chef, ha amalgamato gli ingredienti per una ricetta letteraria di grande successo: due donne diversissime, Adele e Eva, così come si evince dalla scelta della stessa copertina del libro (illustrazione di Malika Favre), un cane bielorusso, una bambina che porta il nome di un film in bianco e nero, un medaglione smarrito, una manciata di coperte patchwork e un pizzico di sana diffidenza nei confronti dell’amore. Et voilà, il romanzo è servito.
Questa è la storia di una donna, Adele, trentadue anni, che non ha mai lavorato un giorno in vita sua. Una mattina, come tante, si sveglia e scopre che il suo mondo non esiste più, ad un certo punto della sua vita perde tutto: il marito che ha dichiarato fallimento è scappato con l’amante verso paradisi più sereni, l’enorme casa, lussi e privilegi. Si ritrova da sola, sola con se stessa fino a imbattersi, per uno strano gioco del karma, in tanti personaggi che intrecceranno le loro esperienze di vita alla sua. In particolare con Eva, ragazza madre, zen stravagante, combina guai per vocazione. Costrette a convivere in una casa, le due donne impareranno l’una dall'altra a ribaltare le proprie abitudini, e soprattutto le loro certezze.
Un romanzo sofisticatamene allegro, acuto, fresco, originale con una punta di ironia sullo sfondo.
La vita di ogni personaggio entra in scena, dapprima in punta di piedi, per poi coinvolgere il lettore completamente. Lo stile narrativo è fresco, pulito, non banale e la trama della storia, o meglio delle storie, segue un filo logico particolare, tutto da scoprire, pagina dopo pagina, attraverso la sequenza di vicende e di personaggi che potrebbero essere i vicini di casa, la ragazza della porta accanto, persone tanto reali da divenire attori surreali nella commedia folle e disincantata della vita.
La storia appare, per un attimo, intricata all'inizio e questo è l'unico "intoppo" riscontrato, ma poi fluisce con rapidità.
Quel che più mi è piaciuto di questo libro è stato tutto il percorso di lettura e quindi, in parallelo, di scrittura: è un libro che leggi assolutamente con piacere, senza preoccuparti dell'ansia di conoscere il finale, no, vuoi proprio goderti la storia, sono le parole che, man mano, ti conducono per mano all'ultima pagina.
Un libro da leggere e tenere caro in libreria, per riprenderlo all'occorrenza, quando la mancanza dei protagonisti si farà sentire forte.
Il consiglio in più: Ho letto, tempo fa, della stessa autrice "La soavissima discordia dell'amore", bellissimo.
Titolo: Ragazze mancine
Autore: Stefania Bertola
Pagine: 281
Anno di pubblicazione: 2013
Editore: Einaudi
ISBN:978-8806212643
Prezzo di copertina: 18,50€
Libro letto per la sezione ISTINTO di LeggiAmo: 3/16
Tutto vero!
RispondiEliminaLibro divertente senza essere superficiale, con donne strepitose e uomini...be' forse qualcuno si salva ;-)
Va be', io sono anche un po' di parte: è ambientato a Torino!
bello! mi hai incuriosito lo leggerò!
RispondiEliminaSono interessata a leggere questo libro, ma mi sto facendo ancora un'idea sull'autrice e sull'opera.
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