Ho perso la strada.
Ma l'erica mi dona coraggio.
Con l'acacia ritrovo la forza.
Perché il miele è la mia casa.
Ma l'erica mi dona coraggio.
Con l'acacia ritrovo la forza.
Perché il miele è la mia casa.
Trama
Angelica non è mai riuscita a mettere radici. Non ha mai voluto legarsi a niente e nessuno, sempre pronta a fuggire da tutto per paura. C'è un unico posto dove si sente a casa, ed è tra le sue api. Avvolta dal quieto vibrare delle loro ali e dal profumo intenso del miele che cola dalle arnie, Angelica sa di essere protetta e amata. E' un'apicoltrice itinerante e il miele è la sola voce con cui riesce a far parlare le sue emozioni. Perché il miele di lavanda può calmare un animo in tempesta e quello di acacia può far ritrovare il sorriso. E Angelica sa sempre trovare quello giusto per tutti, è il suo dono speciale. A insegnarglielo è stata Margherita, la donna che le ha fatto da madre durante l'infanzia, quando viveva su un'isola spazzata dal vento al largo della Sardegna. Dopo essere stata portata via da lì, Angelica ha chiuso il suo cuore e non è più riuscita a fermarsi a lungo in nessun luogo. Ma adesso il destino ha deciso di darle un'altra possibilità. C'è un'eredità che l'aspetta là dove tutto è cominciato, su quell'isola dove è stata felice. C'è una casa che sorge fra le rose più profumate, un albero che nasconde un segreto prezioso e un compito da portare a termine. E c'è solo una persona che può aiutarla: Nicola. Un uomo misterioso, ma che conosce tutte le paure che si rifugiano nei grandi occhi di Angelica. Solo lui può curare le sue ferite, darle il coraggio e, finalmente, farle ritrovare la sua vera casa. L'unico posto dove il cuore può essere davvero libero.
"Miele di girasole (Heliantus annuus)
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Il suo profumo è di fieno, di frutta dolce ed esotica. E' il miele della passione e della sensualità. Inebria i sensi e apre il cuore. E' dorato come il colore che il sole dipinge sui petali del fiore da cui nasce-
La sua cristallizzazione è fine."
ogni capitolo è dedicato ad un tipo di miele e le varie descrizioni hanno il magico potere di far arrivare gli odori alle narici di chi legge.
Davanti ai nostri occhi ecco i paesaggi incantevoli descritti dall'autrice, sembra di poterli toccare con un dito, vivere lì con i protagonisti, dare spazio alle riflessioni.
"Esiste davvero qualcosa di semplice quando affrontiamo quello che ci preoccupa? No, non credo. L’unica cosa certa è che tenendoci tutto dentro non riusciremo mai a vedere il problema per ciò che è realmente. Lo coveremo, lo custodiremo, e lui si nutrirà delle nostre paure diventando sempre più grande, più spaventoso."
Cristina Caboni - La custode del miele e delle api, pag. 50
Mi è piaciuta anche la narrazione in sè, non banale e con qualche colpo di scena che cattura l'attenzione. La scrittura è poetica, rilassa, è un libro che si lascia leggere e scoprire, scritto molto bene, le parole, ho notato, sono scelte con maestria, e ciò che ne risulta è una storia armoniosa ricca di emozioni. Nonostante il titolo, vorrei rassicurare coloro che me l'hanno chiesto che non si tratta di un libro "smielato", parla piuttosto, come si legge dalla trama, della rinascita di Angelica che dovrà imbattersi in se stessa per rivoluzionare la propria vita.
Ci riuscirà? A voi il piacere di scoprilo.
Buona Lettura!
"Ricordati sempre che gli altri siamo noi. E che una donna deve sempre aiutare un'altra donna, perchè è sua sorella"
Pillole biografiche
Cristina Caboni vive con il marito e i tre figli in provincia di Cagliari, dove si occupa dell'azienda apistica di famiglia. È l'autrice de Il sentiero dei profumi, bestseller venduto in tutto il mondo, adorato dai lettori e dalla stampa, che ha conquistato la vetta delle classifiche italiane e straniere.
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