Ogni poesia è una pennellata ricca di sfumature, ogni parola rende il quadro più bello, più vivo, intenso, coinvolgente.
Io amo molto leggere libri di Poesia, le mie poetesse preferite sono Antonia Pozzi, Emily Dickinson, Alda Merini, Wislawa Szimborska, Anna Achmatova e tante altre (ed altri poeti, tra cui Neruda e Pessoa) alle quali va ad aggiungersi la contemporanea Manghesi, per la sua eleganza nel cesellare la parola e per il suo coraggio nel condensare emozioni in ristretti versi, eppure così ampi da far spaziare la mente e l'animo di chi li legge verso orizzonti lontani.
"Tu sei stella, la mia stella della sera
vorrei essere cielo e avvolgerti
fra schiere trapuntate
tu, nuova stella che più brilla
io tremante della tua aura..."
tratto dalla poesia "Notturni"
Di questo piccolo tesoro letterario di poco più di una settantina di pagine mi ha colpito innanzitutto il titolo perchè mi ha immediatamente donato il senso della meraviglia, avete presente quel brio nello stomaco appena s'intravede in lontananza il mare? Ecco, proprio quella sensazione.
Poi a colpirmi è stato anche il sottotitolo, direi una sorta di manifestazione d'intenti "Viaggio consapevole nel magnifico disordine", a testimoniare l'anima appassionata della poetessa che consapevolmente attraverso il caos tra i sussulti del cuore, i lampi geniali dell'intuizione spontanea e la caducità della vita che aleggia fra le righe.
"Ti tengo fra i palmi
come brillante acqua necessaria
che appaghi la mia sete di te,
arsura antica.
Ti tengo fra le braccia, stretto,
stretto e con forza;
ti tengo fra le labbra
come la più preziosa delle parole..."
tratto dalla poesia "Ti tengo"
Vorrei sintetizzare la mia recensione con una frase che ripeto a chiunque mi chiede di questa raccolta: mi sono innamorata di queste poesie.
Già so che col tempo le rileggerò tutte, che aprirò il libro a caso come a chiedere consiglio o ispirazione, che mi lascerò di nuovo trasportare dalle parole per vedere se esse hanno mutato senso per me. In fondo, citando il grande Massimo Troisi nel celebre film "Il postino": "La poesia non è di chi la scrive, ma di chi gli serve". Approfitto per ringraziare la poetessa Veronica Manghesi per aver donato i suoi scritti al mondo affinchè esso possa servirsene, perchè sono sempre più certa che la bellezza, e la poesia ne ha tanta, lo cambieranno in meglio.
Scheda libro
Amore, quotidiane rivelazioni, attese: lo sguardo di una donna capace ancora di scoprire sé stessa. Il mio mare all'improvviso è l'esordio letterario di Veronica Manghesi. Una voce poetica, la sua, che canta il «viaggio consapevole» di una donna «nel magnifico disordine» della sua vita.
Prefazione di Alessandro Scarpellini. In copertina un'opera inedita dell'artista giapponese Akiko Chiba.
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