Queste parole di Laura Lepetit, classe 1932 come Sylvia Plath, racchiudono la forza dell’intuizione e la tenacia della ricerca con cui ha creato e diretto una delle piú belle case editrici italiane: La Tartaruga. Una casa editrice che pubblicava unicamente donne, in base a criteri letterari, non solo politici, anche in anni in cui la militanza femminista avrebbe potuto far virare verso scelte piú ideologiche. È cosí che nel suo catalogo sono entrate molte delle piú grandi scrittrici del ’900: Virginia Woolf, Gertrude Stein, Grace Paley, Doris Lessing, Alice Munro. E lo ha fatto con quella grazia svagata con cui ora ci racconta le sue “avventure di carta” e la sua vita: l’esperienza del femminismo con Carla Lonzi, il circolo delle donne Cicip, Radio Popolare, la Libreria delle Donne, i gatti, i cavalli e sempre, come un centro di gravità, i libri. Al racconto mescola le sue considerazioni “distratte”, il suo sguardo sulle cose pieno di humour e candore, e i ritratti degli amici e delle autrici che hanno accompagnato la storia della casa editrice, sullo sfondo di una Milano nella sua stagione piú viva, colta, europea.
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foto da nottetempo |
In maniera insolita e piacevolissima da leggere, Laura Lepetit narra circa trent'anni di editoria italiana, ossia della sua La Tartaruga, attraverso aneddoti raccontati con passionalità ed entusiasmo, uniti ad un pizzico di malinconia e nostalgia, verso tempi bellissimi, memorabili e pieni di brio, di creatività, di consapevolezza.
Di capitolo in capitolo, sono rimasta irretita dal suo modo di scrivere e soprattutto dalla meravigliosa esperienza di vita che queste pagine narrano con fervore e disincanto.
La casa editrice La Tartaruga, fondata nel 1975 è stata la prima a far tradurre in italiano autrici che caratterizzeranno il panorama letterario del Novecento (per citarne alcune: Alice Munro, Doris Lessing, Nadine Gordimer) e che ancora oggi influenzano generazioni di autrici e lettrici. Questo libro è pertanto ricco di ispirazioni letterarie e, ancor di più, di spunti di riflessione sul ruolo della donna nei tempi moderni, e del bisogno, per ogni donna, di raccontare la propria storia personale, «per non deperire in silenzio».
Un libro unico nel suo genere che consiglio a tutte le donne, di ogni età. Magnifico.
“Ci vuole una disciplina, scrivere ogni giorno per un certo tempo. Il tempo ce l’ho, la disciplina no. Non l’ho mai avuta”.
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