"Di quanto cielo ha bisogno una farfalla/donna nata senz'ali?"
Mi sono innamorata di questo libro, perchè racconta di una rinascita, non una qualsiasi: quella di una donna.
L'ho trovato molto emozionante, delicato e profondo, nonostante la brevità delle pagine. Naturalmente, essendo donna, mi ci sono rispecchiata diverse volte, per cui non è stata una semplice lettura, sia pure bella e piacevole, ma un vero e proprio cammino di scoperta e riscoperta di me stessa. Adoro quando i libri si pongono ai lettori come scrigni colmi di riflessioni, coincidenze, similitudini.
"Nata senz'ali" di Valentina Lippolis, classe 1981, (Pufa editore) ha allietato il mio tempo di lettura, è stato un vero e proprio gioiello letterario che non solo mi ha tenuto compagnia, ma mi ha anche fatto riflettere molto, io che sono in continua evoluzione e trasformazione, proprio come l'acqua che non è mai ferma o come il vento.
A dire il vero, in alcuni casi ho trovato qualche dispersione narrativa, ma credo sia stata funzionale allo sviluppo della storia, per informare noi lettori della vita della protagonista, Carla, giovane donna alla ricerca del suo posto nel mondo.
E' una storia fatta di vuoti e di pienezze, di momenti di nero sconforto e puro splendore, di dolori, fallimenti, ansie, ma anche gioie tanto forti da rabbrividire e momenti felici da custodire come tesori, una storia fatta di contrasti che ciclicamente si rincorrono fino a quando la protagonista decide di prendere in mano le redini della sua vita, di non vivere più passivamente, ma di imparare finalmente a scegliere, ad ascoltare se stessa, ad avere fiducia nei propri passi.
Il passaggio da bruco a farfalla, sottolineato dall'incredibile e irrefrenabile istinto femminile, un dolore universale che riecheggia nell'animo dell'individuo, perchè ad ogni morte consegue sempre una rinascita.
"Non ho fatto mai niente, nemmeno per me stessa, senza chiedere permesso. Vissuta per anni in una gabbia di preconcetti, limiti e imposizioni dettate da una società alquanto cinica e intransigente. Ricordi piombano su di me come un fiume in piena prossimo a straripare perchè costretto per troppo tempo a essere contenuto. Fiume che vuole andare al di là delle dighee imposizioni. Quel momento è arrivato, è ADESSO.
Prendo elmo e scudo e mi difendo. Testa dritta controvento".
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