"Un odore di carta vecchia e stantìa si era propagato per l'ambiente. E poi c'era dell'altro: un ricordo delle cene dei giorni passati. Arrosti della domenica, salse corpose, budini al vapore ricoperti da una ricca crema pasticcera, (...) era una cosa familiare, quasi confortante"
Prima di raccontarvi la mia esperienza di lettura, vorrei porre la vostra attenzione sulla scrittrice Ellen Berry: originaria della campagna del West Yorkshire, vive a Glasgow con il marito e tre figli. Quando non scrive, adora cucinare una delle ricette dei suoi innumerevoli libri di cucina, che sono stati l'ispirazione per questa storia.
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West Yorkshire, England foto qui |
Dopo la morte della madre, la signora Kitty che risolveva sempre i suoi problemi ai fornelli, Della Cartwright eredita i suoi libri di cucina, novecentosessantadue per l'esattezza, tutti preziosi e legati alla storia della sua famiglia. Della allora, dopo l'abbandono del marito e del trasferimento della figlia Sophie al college, decide di riprendere in mano le redini della sua vita e fare finalmente qualcosa per se stessa, esclusivamente per se stessa: decide di aprire una libreria. Non una libreria qualunque, ma una piccola libreria dedicata ai libri di cucina vintage, di quelli magari un po' macchiati con impronte oleose e infarinate, tracce di vita vissuta a pieno.
Saranno le persone che le sono state vicine nei momenti difficili ad aiutarla a realizzare il suo sogno, in cima a tutti la sua amica Freda, sempre pronta a sostenerla e incoraggiarla.
Ma ce la farà la nostra protagonista a reggere ai colpi di vento che riserva la vita? Della inizia a chiedersi se sia stata una buona idea catapultarsi in questa impresa. Cosa farà Della, ascolterà se stessa o le opinioni della propria famiglia?


"Una piccola libreria molto speciale" di Ellen Berry è stata una lettura piacevolissima, certo non si tratta di un capolavoro letterario, ma mi ha comunque stupito perchè è stato foriero di riflessioni, prima fra tutte quella di porsi sempre dalla parte dei desideri, come direbbe Baricco, di compiere un atto di coraggio per rivoluzionare la vita, per cambiare finalmente quello che rende insoddisfatti, come è accaduto a Della, la nostra protagonista, una donna sui cinquantanni che non ha avuto mai l'ardire di credere in se stessa, non perchè non volesse o non ne fosse capace, ma perchè forse non le è stato mai permesso di crederci fino in fondo. A un certo punto della sua vita, dopo l'abbandono di Mark, suo marito, e dopo che la figlia Sophie si è trasferita al college, Della inizia a riscoprirsi attraverso la necessaria fase del dolore, e viene a conoscenza di alcuni fatti del suo passato che le stravolgeranno in qualche modo la vita, come il mistero de Il Club delle ricette segrete.
Fanno da scenario alle vicende, l'amore per i libri di cucina, i paesaggi dello Yorkshire e gli odori... queste pagine sembrano ammantate dall'odore di caffè, piatti succulenti e dolci appena sfornati.
Le copertine, sia della edizione italiana che di quella inglese, sono entrambe molto attraenti per un cuore bibliofilo, probabilmente avrei preferito non stravolgere il titolo, mantenendolo secondo la traduzione letterale: "La libreria di Rosemary Lane", proprio per togliere quell'alone stucchevole che aleggia attorno ai titoli "acchiappialettori", nell'ottica di ampliare il target di età, il titolo in italiano sembra donare quel tocco di poesia che però poi non corrisponde allo stile della scrittura, che invece è molto semplice, fluida, diretta, senza fronzoli.
Una lettura confortante, divertente, che scalda il cuore e alleggerisce i pensieri.
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