"Non vi è nulla di più crudele di un'inutile attesa, credetemi"
Se è vero che ogni libro giunge sempre lì dove atteso, allora questo libro adesso attendeva che lo leggessi.
È come se si fosse chiuso un cerchio.
"Mimose a dicembre" sembra cucito con il senso dell'attesa, ci mostra come l'imprevedibilità e la precarietà segnano ogni vita, come il destino cambia rapidamente le carte in tavola, consegnandoci a un domani che mai immagineremmo. È una storia di solitudini, di amicizie, di amori.
Adriana - vent'anni - lascia un remoto lembo di Romania per cercare futuro in Italia. In un appartamento di Roma la ragazza vive, quasi reclusa, in un budello di solitudine, immaginandosi la vita. La vecchia che il destino le ha assegnato però sa imbastire tenerezze, coltivare speranze, infondere coraggio. Tra le donne sboccia un denso legame affettivo. L'anziana signora proietta nella giovane i propri sogni perduti...
La scrittura della Valentini è come sempre poetica, adoro il suo stile ed anche in questo libro ho notato che cita (da appassionata evidentemente) piante e fiori, ricordandomi la grandiosa Virginia Woolf.
Sono pagine inattese, sì, è una storia che non ti aspetti, vieni coinvolto totalmente dalle vicende di Adriana, ventenne romena in cerca di futuro in Italia e sei lì con lei.
Bello.
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