“Nessuna vita è circoscritta alle frontiere che desidera tracciare, né può operare secondo il fantasioso individualismo che proclamano i discorsi ufficiali. Una verità che le donne conoscono molto bene. Ed è per questo che ho voluto intrecciare in maniera sottile tutti i racconti, affinché il libro possa essere letto come una costellazione, dove le dimensioni e i personaggi sono connessi. Perché ogni narrazione, e non mi riferisco solo alle storie che leggiamo ma a tutto ciò che ci accade e che ci raccontiamo, si riversa in altre narrazioni ed è così che le vite si contaminano tra loro.”
~ María Ospina Pizano
"Gli azzardi del corpo" è un libro che si lascia leggere con piacere, forte si avverte il senso di empatia che l'autrice ha voluto trasfondere in queste pagine.
Sullo sfondo di una Bogotá caotica e attraversata da forti diseguaglianze sociali, questo libro si presenta come un intreccio di racconti che danno vita a riflessioni importanti circa il ruolo delle donne nella comunità.
Un manifesto sociale e politico che però si spoglia di pesanti orpelli e si veste, invece, di una narrazione coinvolgente.
sono i corpi a narrare ciò che accade alle protagoniste che li abitano. Il corpo atletico di una ex guerrigliera impegnata a ricostruire la sua vita in città, i corpi morbidi e schivi delle signorine del collegio, il corpo divorato centimetro dopo centimetro dalle pulci, il corpo anziano di Mirla e quello rassicurante della sua estetista.
È nei corpi di queste donne, e nelle relazioni che intrecciano tra loro, che hanno luogo la lotta, il cambiamento, la faticosa conquista di uno spazio, il forte desiderio di una comunità.
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